mercoledì 7 febbraio 2007

Ghost in the Shell - Stand Alone Complex

SAC

Nello scenario già presentato nel film "Ghost in the Shell" del '95, la Sezione 9 si trova a dover affrontare una serie di attacchi terroristici che in apparenza non hanno niente a che fare l'uno con l'altro; quando però gli agenti speciali indagano, una figura misteriosa emerge dal caos del cyberspazio, qualcuno che è sempre appena fuori dalla loro portata e che sembra tirare le fila di tutti gli eventi.



Animazione - 9/10

La regia di Kenji Kamiyama è impeccabile in ogni secondo di ogni episodio; in un anime composto in buona parte da lunghi dialoghi la valorizzazione dei personaggi è importantissima ed Kamiyama è all'altezza del compito. le scene d'azione, anche se scarseggiano, sono ancora migliori.
L'animazione di per sé è tecnicamente eccellente, si parla di tonnellate di CG integrata col resto dell'immagine al punto che a volte è impossibile rendersi conto che si tratta, in effetti, di oggetti 3D. Quando uscì l'anime, nel 2003, ancora non era mai stato raggiunto un simile livello tecnico in una serie TV. Forse in qualche film. Forse.
I personaggi sono stati disegnati in modo leggermente diverso dal film originale. Motoko è decisamente più, uhm, attraente :) A parte lei gli altri personaggi sono stati solo un po' "ripuliti" in modo da rendere il loro disegno più moderno (mantenendo i loro tratti caratteristici, ovviamente). Solo Motoko ha ricevuto un vero e proprio, uhm, rimodellamento del corpo.


Audio - 9/10

Yoko Kanno è sempre stata bravissima ed anche questa volta non è da meno. Tutti i brani sono appropriati all'atmosfera generale dell'anime, orecchiabili e tutto sommato di un buon livello musicale. La combinazione OP/ED è a dir poco eccellente, col brano "Inner Universe" che introduce al mondo caotico ed ipertecnologico di GITS:SAC e il pezzo di rock leggero "Lithium Flower", omaggio all'amatissima Motoko, che chiude la puntata. Le musichette sceme che accompagnano i mini-episodi dedicati ai Tachikoma non hanno prezzo :D

Gli effetti sonori sono molto convincenti. Un buon impianto audio oppure un paio di auricolari sono d'obbligo, le scene più movimentate guadagnano moltissimo dal loro uso. Notevoli in particolare gli effetti sonori delle armi da fuoco e i doppiatori dei Tachikoma.


Storia - 9/10

La Sezione 9 si trova di fronte ad una serie di attacchi terroristici apparentemente non correlati fra loro. Indagando iniziano però ad emergere certi elementi che fanno pensare ad una figura nascosta che tira le fila di tutti quegli eventi, qualcuno che dopo aver agito in prima persona un'unica volta si è ritirato nelle ombre ed ha iniziato a manipolare altre persone.

Viene riproposto il tema del "Burattinaio", già presente nel manga di Masamune Shirow e nel primo film, "Ghost in the Shell", stavolta sfruttando il tempo in più a disposizione per costruire un intreccio molto più intricato anche se non particolarmente difficile da comprendere. I cosiddetti "filler" che punteggiano l'intera serie non sono meno belli della storia principale ed hanno tutti a che fare col tema che viene realmente trattato: dov'è che finisce l'uomo e comincia la macchina? Mamoru Oshii testa i limiti dell'idea di "umanità" in ogni modo possibile, rendendo GITS:SAC uno degli anime più originali ed interessanti mai creati.


Personaggi - 8/10

La Sezione 9 non è cambiata molto dal primo film, ciascuno mantiene le proprie caratteristiche uniche. Fa eccezione Motoko; dato che quello che è successo nel film non è mai successo (né probabilmente succederà mai) in GITS:SAC, manca del tutto uno dei tratti più interessanti della personalità del Maggiore, ovvero la ricerca di una via di fuga dai limiti di un corpo dentro al quale ormai si sente in prigione. In compenso Motoko mantiene il proprio carattere freddo e calcolatore e continua a mostrare un certo disprezzo verso il proprio corpo, che sembra considerare soltanto uno strumento. C'è ancora qualcosa di irresistibile in lei che la rende estremamente attraente agli occhi del pubblico (no, non mi riferisco al silicone :D). Senz'altro è uno dei personaggi di maggior impatto che mi sia capitato di vedere fino ad ora, al pari del Conte di Montecristo dall'anime Gankutsuou e Aion da Chrno Crusade.

Da notare l'assenza di uno sviluppo dei personaggi; i membri della Sezione 9 sono quasi del tutto statici. Per quanto una mancanza del genere normalmente è da considerarsi una grave mancanza, in questo caso è necessario capire che lo sviluppo dei personaggi semplicemente non faceva parte degli obiettivi dei creatori dell'anime. Tutti i loro sforzi sono andati nel tentativo di rappresentare il meglio possibile l'ambientazione creata da Shirow e nella creazione di un intreccio interessante; in quei campi l'anime eccelle, al punto che semplicemente non si sente per niente la mancanza di una vera e propria evoluzione dei personaggi. In compenso i personaggi principali (Motoko, Batou e Togusa) sono estremamente ben definiti e ogni tratto della loro personalità viene esplorato a fondo, che è più di quanto ci si possa aspettare normalmente da un'anime politico e di azione come GITS:SAC. Le personalità di personaggi come Aramaki, Bouma e Saitou restano troppo sullo sfondo per i miei gusti quindi ho deciso di dare un 8. SAC 2nd GIG, il seguito di SAC, rimedierà in parte a questa mancanza.

Notevole e divertentissima la progressione delle intelligenze artificiali dei piccoli carri armati Tachikoma, impressi per sempre nel cuore di tutti i fan di GITS grazie ad un paio di episodi bellissimi dedicati interamente a loro e alla parte notevole concessa loro nel finale.


Apprezzamemto Personale - 10/10

Per quanto mi riguarda lo Stand Alone Complex si avvicina alla mia idea di "serie perfetta". Non un secondo sprecato, non un episodio al di sotto dell'eccellente livello che la serie raggiunge in generale. Personaggi a dir poco memorabili, una storia ed un'ambientazione notevoli. Sia chiaro che non poche serie sono arrivate allo stesso livello, per dirne due Gankutsuou e PlanetES, ma quando una serie riesce a farsi amare così tanto non c'è più modo di fare paragoni veri e propri con altre serie che sono altrettanto belle; non posso dire che SAC è l'anime migliore che sia mai stato prodotto perché non è vero, né posso quantificare in qualche modo il suo valore o anche solo fino a che punto mi è piaciuto; per cui l'unica cosa che posso fare è dire che SAC rimarrà per sempre una delle mie serie preferite e che non riuscirò mai a fare a meno di consigliarlo a tutti, soprattutto vista l'assenza totale di scene troppo violente o altro materiale che potrebbero renderlo poco attraente o disprezzabile per alcuni.


Voto Complessivo - 8.5/10

Il voto complessivo è un meritatissimo 8.5 che tiene conto delle poche mancanze dell'anime. Da tenere conto che sarà molto difficile vedere un 10 in una delle mie recensioni (salvo ovviamente nell'apprezzamento personale per anime che adoro), un 8.5 è estremamente vicino al massimo dei voti ma GITS:SAC se lo merita pienamente.














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