Claymore
In generale
Per quelli che come me non stanno leggendo il manga, Claymore cerca di essere un nuovo Berserk; la maggior parte di questo anime è un derivato di Berserk e di lavori simili e c'è ben poco di originale. E' piuttosto divertente, ma è anche pieno zeppo di difetti molto evidenti.
Animazione - 7/10
Piuttosto piacevole e dettagliata per tutto lo spettacolo, l'animazione diventa quasi inaccettabile durante molte scene d'azione a causa dell'uso del motion blur per esprimere visualmente la grande velocità alla quale le spade vengono sventolate in giro. Vedere due nemici per lo più perfettamente immobilo con questo sfumatura grigia fra loro può funzionare bene per un manga, dove siamo abituati a riempire mentalmente gli spazi fra una vignetta e l'altra, ma non funziona altrettanto bene in un anime, dove ci aspettiamo di vedere un movimento molto più dettagliato. Si tratta fra l'altro della tecnica più ovvia e meno interessante che si possa scegliere tra le tante che sono state usate in anime e film; una scelta migliore sarebbe stata un'alternaza di movimenti velocissimi e scene rallentate.
Gli sfondi ed il disegno dei personaggi non sono per niente male, anche se comunque non mostrano un alto livello di produzione. Per lo meno è stato evitato il più possibile l'uso di bordi neri pesanti, che inspiegabilmente sono ancora parte della moderna animazione giapponese.
Audio - 5/10
Claymore delude molto per quanto riguarda l'audio. La colonna sonora è del tutto dimenticabile e ripetitiva, al punto da non meritare alcuna attenzione; gli effetti sonori sono quelli poco convincenti ed artificiali che sono stati usati negli anime con un basso budget da sempre. Anche i doppiatori, normalmente l'orgoglio dell'animazione giapponese, non sono particolarmente bravi, anzi un paio sono piuttosto fastidiosi. Ogni volta che una Claymore (combattente di sesso femminile) rilascia il proprio potere latente, acquisendo in parte tratti mostruosi, la sfortunata doppiatrice di turno fa di tutto per far suonare la propria voce più roca e cattiva, realizzando fallimenti fallimenti spettacolari.
Storia - 6/10
Lo spettatore dovrebbe aspettarsi da Claymore il solito mix di temi usati fino alla nausea in quasi tutti gli shounen: combattere per vendetta, combattere per proteggere qualcuno, spirito di gruppo, deoli contro forti, buoni contro cattivi.
L'intero spettacolo si svolge in un'ambientazione medievale dove villaggi sparsi per la campagna vengono infiltrati da Youma (mostri) che acquisiscono sembianze umane e divorano gli abitanti uno dopo l'altro. Per metà umane e per metà mostri, le Claymore sono temute dalla gente comune ma sono anche le uniche a poter combattere contro gli Youma, per cui i villaggi prima o poi chiedono il loro aiuto contattando la non meglio definita "organizzazione". Ogni Claymore viene assegnata dal'organizzazione ad una richiesta dopo l'altra finché, in genere pochi anni dopo aver iniziato la sua carriera, il continuo uso dei propri poteri bestiali distrugge la sua umanità; quella è la fine alla quale ogni Claymore è destinata ad arrivare.
L'intreccio (termine inesatto visto che si tratta di una storia del tutto lineare) è costituito di storie corte che appartengono ad una più grande campagna che porta i personaggi principali fino alla gigantesca battaglia finale; i vari dettagli dell'ambientazione e della natura delle Claymore e degli Youma sono appiccicati allo scheletro della storia principale con scarso senso di continuità e senza troppo riguardo perle regole inizialmente imposte dall'autore stesso, rendendo più difficile per lo spettatore mantenere la sospensione del giudizio, necessaria per quasi tutte le opere fantasy. Inoltre la storia non ha un vero e proprio finale ed almeno una seconda stagione sarà necessaria a concluderla.
Anche se riconosco la carica emotiva di alcuni archi della storia e do credito all'autore per riuscire a creare nella mente dello spettatore un certo attaccamento per alcuni personaggi in poco tempo, tali archi non costituiscono più di un terzo dell'anime. Il resto è talmente pieno di cliché da rendere impossibile un voto maggiore di quello che ho dato. D'altra parte la storia non è la parte più forte di alcuno degli shounen di questo tipo, quindi le mie critiche non dovrebbero essere prese troppo sul serio - se vi sono piaciuti shounen di questo tipo probabilmente non troverete la storia particolarmente sgradevole.
Personaggi - 4/10
Neanche lo sviluppo è la parte migliore di questi shopunen, ma in questo caso Claymore fallisce in un modo particolarmente grave visto che imposta la maggior parte dei personaggi come esempi di forza fisica e bellezza lasciando perdere del tutto non solo il loro sviluppo ma anche la parte più artistica: da dove vengono, cosa pensano del mondo nel quale vivono, quali sono i loro sentimenti per gli altri. Il fatto che personaggi di claymore possano essere descritti interamente come insiemi di motivazioni ed eventi passati è particolarmente grave. E' come se l'autore avesse riempito una scatola di foglietti che dicono "ha perso i genitori", "ha perso un amico", "era troppo debole", "è innamorata", "vuole proteggere qualcuno", "è misterioso" e "ha secondi fini" e poi ne abbia pescati a caso tre o quattro per ogni personaggio. Ha aggiunto nomi e luoghi ed ecco creati tutti i personaggi di Claymore. Questa mancanza di immaginazione è particolarmente fastidiosa in retrospettiva, ma durante l'anime l'azione riesce quasi del tutto a nasconderla.
Giudizio personale - 8/10
Questo anime è arrivato esattamente quando avevo bisogno di guardare qualcosa del genere, spesso ho addirittura aspettato impazientemente l'episodio successivo. Non credo che sarei arrivato in fondo se non fosse stato un periodo del genere.
Giudizio complessivo - 6/10
Voto medio per un anime del tutto nella media. Niente per cui eccitarsi insomma, ma se avete bisogno di qualcosa di molto leggero e piuttosto stupido Claymore dovrebbe funzionare bene - tutti abbiamo bisogno di questa roba di tanto in tanto.
Overview
For those who aren't reading the manga (I'm not), Claymore attempts to be something like a new Berserk; most of it is derived from it and other similar works and there's very little originality throughout. It's overall quite entertaining, but it's also riddled with obvious flaws.
Animation - 7/10
Mostly pleasing and nicely detailed throughout the show, the animation tragically breaks down during several action scenes due to the unimaginative use of grey blurs to convey the idea of the great speed at which swords are swung around. Seeing two enemies stand in front of each other, their bodies almost perfectly still, with a gray blur between them may work relatively well in a manga, where you're trained to fill in the gaps between a drawing and the next; it doesn't work as well in an anime, where you expect to actually see movement. I call this technique unimaginative as it's the most obvious one can envision among a plethora of different techniques that have been used so far both in anime and live action movies, one example being the alternation of very fast movements and slow-motion scenes.
The backgrounds and the character design are not bad at all, although they don't really show a particularly high production value; at least the the use of black borders has been avoided as much as possible, which is something I appreciate. There's too much of that about even in today's animation.
Sound - 5/10
Yet another category where Claymore definitely doesn't shine is the sound. The soundtrack is absolutely forgettable and deserves no attention; the sound effects are the average stuff that's been used in anime since forever. The voice actors are nothing to write home about either, a couple of them being particularly annoying. Whenever a Claymore (a female fighter) releases her Yoki (some kind of power), becoming somewhat more beastly, the unlucky voice actress bends over backwards to make her voice rough and evil, delivering spectacular failures.
Story - 6/10
The reader should expect the usual mix of themes used so much in most shounen: fight to protect, comradeship, weak vs strong, good vs evil, etc etc. The whole thing unfolds in a medieval setting where villages scattered about the countryside - sometimes larger cities too - are infiltrated by monsters who devour the inhabitants one after the other, taking a human appearance between one meal and the next. Half-human, half-monster women, the Claymores, are usually called to deal with those problems; they wander from one town to the next as "the organization", as they call it, orders them from one assignment to the next until a few years after enlisting their monstrous side takes over as a result of using their beastly powers too much - that's how a Claymore inevitably meets her end. The plot is made of short stories fit within a larger campaign that leads the main characters all the way to the inevitable huge fight at the end; the many details of the story and the setting are grafted on as the plot moves along, often with little sense of continuity and without too much regard for the rules the writer himself set at the beginning, possibly making it difficult to maintain the suspension of disbelief required by most fantasy novels/movies/anime. The story doesn't really end and at least a second season will be needed to wrap everything up.
Story just isn't the strong part of any shounen of this kind, so my criticism here must be taken with a grain of salt. I do recognize the emotional pull certain arcs have and hats off to the creator of the manga for the ability to create within the reader/viewer's mind an attachment for certain characters in a short timespan, yet what I'm talking about here is a set of episodes that barely accounts for one third of the anime. The rest of it uses so many archetypes without changing any of them in any interesting way that one can't possibly rate the story anything higher than average.
Characters - 4/10
Well, characters and character development aren't the strongest part of most shounen either. Claymore fails in an especially spectacular way since it sets the characters up as unimaginative examples of beauty and strength disregarding the most artistically interesting part of a character: where does he come from, what is his world view, if and how he changes and so on. Claymore's characters can be described best as a set of motivations: they are motivated to fight someone and to protect someone else. Additional details are chosen among the following: having lost a friend, having lost the parents, being in love and owing one's life to someone else. That's the end of it. Past events and motivations are taken from this small pool in different amounts and combinations and grafted on the "hopeless fighter" template. This is no way to do art.
Now, obviously the vast majority of shounen of this kind are exactly like this, but that doesn't prevent me from rating them all quite low. It's not even an argument.
Personal judgment - 8/10
I enjoyed watching this anime one episode every week and experienced several times while it was airing the "I want the next episode!!" fever. It's been an entertaining experience for most of the time and I never really stopped liking it. This, of course, has to do a lot with the other things I was doing in that period: I simply needed something like this show, and true enough I got it and enjoyed it - and that's all there is to say.
Overall - 6/10
An average rating for a very average show. Nothing to get too excited about, but do add it to your own list of mindless action series you may want to watch during those periods of your life ;)
Pubblicato da Lepaca Kliffoth alle 10:19 0 commenti
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